Pratichi la religione?
A me la religione, tranne che per il battesimo, non è mai stata imposta, ma l’ ho scelta da quando ho fatto la prima comunione a 17 anni. Religione, per me, è comunità, è condivisione, è stare bene con gli altri e così l’ho vissuta alla parrocchia della Cattedrale dove andavo tutti i giorni a sentir messa. Ho, poi, frequentato un’ altra parrocchia, non con la stessa assiduità, anche per sopravvenuti impegni.
Oggi, sono distante dalla Chiesa, come edificio e comunico in solitudine. Adesso, tutto mi appare un rituale che osservo, in maniera oggettiva, di cui conosco i significati, ma che mi appare lontano dal vero ed essenziale rapporto con la religione che deve essere caratterizzato da sentimenti profondi di fratellanza, amore e generosità. Insomma, in questo momento, conta, per me, la profondità, la spiritualità e non le genuflessioni o altri riti. Credo fosse questo lo spirito di Gesù, tutto il resto è stato inventato dopo.